Il Metodo Mezieres è indicato per tutti quei problemi vertebrali come LOMBALGIA, lombosciatalgie, COLPO DELLA STREGA, cervicobrachialgie, CERVICALGIE, protrusioni discali o ERNIE DISCALI, esiti da intervento chirurgico, spondilolistesi, ecc.
Inoltre è indicato per le varie patologie dismorfiche come SCOLIOSI, iperlordosi, verticalizzazioni ed ipercifosi.
Tra i vari campi d'applicazioni sicuramente si traggono immensi benefici negli squilibri delle funzioni neurovegetative: MAL DI TESTA, cefalee miotensive e vertigini, quando le cause risiedono nella cervicale.
I dolori premestruali risultano molto alleggeriti, e migliorano altresì anche la funzione circolatoria, respiratoria e la circolazione linfatica, in quanto per quest'ultima viene svolta automaticamente durante la seduta un'azione linfodrenante.
Una delle più importanti è la catena muscolare posteriore denominata anche catena antigravitaria, nel senso che ci permette di stare in piedi. Viene utilizzata normalmente nella deambulazione, in posizione statica eretta o da seduti. È costituita da muscoli che partono dal tripode mastoide-atlante (prima vertebra cervicale) articolazione temporo-mandibolare, percorrono tutta la parte posteriore del corpo fino ai muscoli del tricipite surale per poi arrivare sotto la pianta del piede e terminare come ultimo muscolo inferiore di suddetta catena nel tibiale anteriore.
La seconda catena molto importante è la catena antero interna o chiamata anche catena antero inferiore. Costituita dai muscoli Diaframma, Ileo-psoas, e quadrato dei lombi. Senza soffermarsi troppo sulla parte anatomica diciamo che la terza catena è la catena anteriore del collo mentre la quarta è la catena brachiale anteriore, o anche chiamata catena anteriore del braccio.
"Ripristinando la forma, si ripristina la funzione fisiologica di ciascuna articolazione"
Questo è l'assioma che sta alla base di tutto il lavoro riabilitativo di questa metodica. Si lavora quindi ripristinando, o avvicinandosi per lo meno il più possibile, alla simmetria delle singole articolazioni interessate. Ed in effetti è vero così anche il contrario, più ci si allontana dalla simmetria, più le articolazioni lavorano male e più andiamo incontro a quei fenomeni patologici che così tanto incidono negativamente sulla qualità della nostra vita.
Quasi tutte le patologie della colonna vertebrale e delle articolazioni, dalle lombalgie alle cervicalgie, fino alle nevralgie e ai processi artrosici, tendono verso la loro risoluzione e quindi verso il ripristino di funzione e benessere quando andiamo a lavorare sulla causa generante: L'accorciamento delle catene muscolari.
Per mettere in pratica questa metodica si lavora utilizzando delle posture unite alla fase espiratoria della respirazione, ma possiamo anche avvalerci di tecniche di terapia manuale e miofasciali lì dove la fisiologia muscolare risulti con qualità molto densa e contratturata e quindi lo richieda.
Un particolare discorso, mai del tutto sviluppato appieno, sarebbe da approfondire sul come il cambio di postura, con benessere sperimentato alla fine della seduta, diventi per il nostro sistema nervoso centrale un parametro di riferimento con cui confrontarsi per tutto il resto della settimana.
Settimana in cui si svolge la normale attività quotidiana del paziente ed in cui avviene un'elaborazione ed un'integrazione della postura che, seduta dopo seduta, nella maggior parte dei casi, porta ad abbandonare il vecchio schema posturale in cui è presente la patologia per sperimentare praticamente e rendere via via sempre più solida la nuova postura più simmetrica, funzionale e senza dolori.
Tutta questa elaborazione ed apprendimento avviene a livello delle strutture sottocorticali e cerebellari del nostro sistema nervoso centrale.