Ginocchio valgo
Ginocchio valgo: che cos'è?
In un precedente articolo abbiamo parlato del ginocchio varo; oggi parliamo invece del ginocchio valgo, condizione per cui le ginocchia sono disallineate verso l'interno (si dice anche ginocchia a X), ed è quindi il fenomeno opposto al varismo.
Anche in questo caso il problema è dovuto al mancato allineamento tra femori e tibie.
Le forme lievi consentono comunque una vita normale; le forme più gravi portano dolori e complicanze.
Le cause e i fattori di rischio
A causare il problema può essere la debolezza della muscolatura dell'anca o della coscia, ma anche un'instabilità della volta plantare, o la ridotta capacità di dorsiflessione della caviglia, ovvero il movimento che serve per sollevare il piede e camminare sui talloni: per compensazione si avrà un'anomala pronazione del piede che porterà alla fine al disallineamento tra femore e tibia.
Fattori di rischio per il ginocchio valgo sono inoltre:
- obesità;
- rachitismo;
- artrite;
- traumi fisici;
- tumore osseo benigno;
- displasia scheletrica.
Sintomi e diagnosi
Tra i sintomi abbiamo dolore al ginocchio e sensazione di pesantezza alle gambe. A causa della particolare postura e conseguente andatura della persona affetta dal ginocchio valgo, possono infatti insorgere maggiormente questi problemi, ma anche: gonfiore al ginocchio, dolore all'anca, al piede o alla caviglia, rigidità articolare.
La diagnosi dall'ortopedico è sicuramente immediata con l'osservazione; una risonanza magnetica alle ginocchia potrà svelarne le cause.
Un fisioterapista potrà effettuare una valutazione mediante uno specifico test per il piede.
Nei bambini
Nei bambini si tratta di un fenomeno comune, che compare intorno ai 3 anni e potrebbe risolversi spontaneamente intorno ai 7-10 anni. Per aiutare il problema a risolversi si può ricorrere all'utilizzo di plantari od esercizi correttivi.
Solo nei casi più gravi esiste la possibilità di intervento chirurgico e successiva riabilitazione per il pieno recupero funzionale.
Trattamento conservativo
Il trattamento conservativo, cioè non chirurgico, prevede:
- uso di scarpe ortopediche e plantari;
- perdita di peso in caso di obesità;
- eventuale assunzione di antinfiammatori;
- esercizi di fisioterapia e ginnastica posturale.
Un fisioterapista può aiutare il paziente a rinforzare i muscoli che hanno un ruolo nell'allineamento tra femore e tibia, migliorare l'elasticità dei legamenti del ginocchio e rimediare al suo sovraccarico funzionale.
Potete contattare il nostro centro di fisioterapia a Roma per una valutazione gratuita del vostro problema.
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